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Gianumberto Accinelli

nasce nel 1969 a Bologna e, dopo aver appreso in una lezione universitaria di entomologia che i coleotteri cavernicoli sono criptometaboli, decide che lo studio degli insetti sarà la sua strada. Forte di questa convinzione e animato da uno spirito ecologico, consegue con il gruppo di lotta biologica dei professori Giorgio Celli e Stefano Maini la laurea in agraria e il dottorato di ricerca con sperimentazioni sulla lotta biologica. Nel 2005, grazie ad una sovvenzione europea, fonda il progetto Eugea, del quale si autonomina democraticamente Presidente.

Gianumberto Accinelli trasmette la sua passione per la natura in progetti di econarrazione. I suoi interlocutori sono le scuole, le aziende, le associazioni e tutte le persone che vogliono raccontare la natura.

Ha scritto numerosi libri tra cui “La meravigliosa vita delle farfalle” e “La meravigliosa vita delle api” e “I fili invisibili della natura”.

Quest’ultimo libro è stato pubblicato in Germania e in Cina e in Spagna. E non solo: il 30 ottobre 2018, il libro ha vinto il prestigioso premio Deutscher Jugendliteraturpreis.

Conduce la trasmissione radiofonica di divulgazione scientifica “Un mercoledì da mosconi” su una delle immettenti radio più importanti della città di Bologna (Radio città Fujiko) ed è l’entomologo della trasmissione “Casa Zecchino” su Tv 2000. E’ ospite regolare della trasmissione Geo&Geo di Rai tre e nel 2012 ha curato una rubrica a “Uno Mattina Estate” su Rai 1.

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Le risposte dei nostri esperti alle vostre domande

Gentilissmo Gianumberto, mi sono sempre chiesto a cosa serve la zanzara?

A noi nulla, anzi, se vive in città risulta pure dannosa. Alle rondini, ai pipistrelli, ai rospi ed ad altri animali serve eccome: risulta una leccornia prelibata.
Esistono, sopratutto nel nord del mondo, degli ecosistemi che si reggono sulle zanzare. questi luoghi, essendo ricchi di acqua, risultano essere un luogo ideale per la riproduzione delle zanzare che formano, in estate, degli immensi nugoli. Gli uccelli migratori accorrono verso queste mete per far incetta delle zanzare che diventano quindi il pilastro su cui si sostiene tutto l’ecosistema.

Caro Esperto, perché la coccinella è colorata?.

La coccinella è colorato perché è velenosa. La sua livrea vistosa è una sorta di segnale stradale che avverte i predatori della pericolosità del piccolo insetto. Gli uccelli – i principali predatori degli insetti – conoscono il linguaggio universale della natura che si esprime con i colori. Nel caso della coccinella i colori stanno dicendo: attenzione, non mi mangiare! pericolo di indigestione.

Caro Accinelli, per debellare una infestazione di afidi è meglio usare la coccinella o la crisopa?.

Sicuramente la crisopa: il suo rapporto qualità prezzo è decisamente superiore. La coccinella è un predatore formidabile anzi…  la sua efficienza la rendono difficile da allevare. Le larve, sono cannibali e questo riduce di molto la sua produzione.  E non solo: la coccinelle è un predatore in tutte le sue fasi anche durante lo stato di adulto. Fornire prede vive a tutti gli stati risulta particolarmente oneroso ed è per questo che la coccinella ha un prezzo piuttosto alto. Le larve di crisopa sono predatori ma non cannibali e si allevano molto facilmente. Da adulto la crisopa si nutre di acqua e zucchero, un cibo davvero economico.

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