IL MACAONE


Cari amici,

anche se questa primavera stenta ad arrivare, sono comparse le prime farfalle. Da qualche giorno infatti si sono visti volteggiare nel cielo i macaoni, i più belli tra i lepidotteri italiani. E dopo aver veleggiato alleggramente tra un temporale e l’altro, hanno avuto modo di deporre qualche uova sulle loro piante nutrici, tra cui il finocchio selvatico e la ruta. Occhi aperti quindi: tra poco troverete qualche bellissimo bruchetto!

Ma andiamo con ordine, parliamo proprio dei bruchi di questa farfalla. Come nella favola del brutto anatroccolo, i bruchi del macaone non hanno un aspetto proprio da adone, anzi, pensate un po’, i piccoli del macaone assomigliano a minuscoli escrementi di uccello. Questo piccolo “escremento” si trasformerà prima in un coloratissimo bruco e poi in una splendida farfalla che spiccherà il volo volteggiando nell’aria inondata dal sole.

Ma come? Direte voi? Ci mandi all’aria la famosa frase di De Andrè che sostiene che “Dai diamanti non cresce niente e dal letame nascono i fiori”. Tu, entomologo da strapazzo, ti metti contro il famoso cantautore sostenendo esattamente il contrario? Che gli splenditi gioielli volanti, gli adulti del macaone, nascono delle cacchette di uccellino?

Cari amici, mi dispiace deludervi (tra l’altro anche io sono un fan di De Andrè) ma con la verità non si negozia: ha sempre ragione lei e per fortuna! I bruchetti, infatti, non avendo ingerito le sostanze aromatiche della pianta nutrice, sono, potenzialmente, dei bocconcini prelibati per predatori. Si travestono da escremento proprio per sfuggire agli uccellini. Dopo aver ingerito una bella quantità di sostanza vegetale aromatica, essi diventano repellenti e quindi si “vestono” con i bellissimi colori che conosciamo e che vedete in foto.

E sapete come passano la vita questi bruchetti? Mangiano, mangiano e mangiano? Quanto mangiano? Tanto anzi tantissimo. Pensate che, di pasto in pasto, il bruco ne fa di strada: da larva neosfarfallata a larva matura il peso aumenta di 30.000 volte! E dopo aver mangiato cosa fanno? Fanno quello che farete voi, cari amici di Eugea, aspettano. Ed infatti per sapere come continua questa storia dovrete aspettare qualche giorno, giusto il tempo di scriverla e metterla su questo blog.